In una splendida Domenica di inizio estate, precisamente il 27/6/2004 alle ore 10,30 circa, passeggiavo  in compagnia della mia famiglia

e del cane che alberga nella mia casa (si chiama Beky, è un Dalmata con il quale non ho un buon rapporto………………….

anche se in famiglia sono l’unico che di nascosto le allungo le bistecche sotto il tavolo……………….).

La prima volta

Eravamo diretti ad una manifestazione in favore dei disabili dove avrebbero sfilato moto ed auto d’epoca, la giornata era semplicemente meravigliosa, totale assenza di vento, mare a “tavola” con i gabbiani che veleggiavano in “effetto suolo” increspando di tanto in tanto la superficie del mare con il becco per tirar fuori qualcosa da mangiare. Nei pressi della piazza dove si sarebbe svolta la manifestazione vidi passare ad andatura lenta  una Spitfire MK3, color bianco crema con ruote a raggi.

Era  condotto da un “capellone” dai capelli brizzolati, insomma sembrava una scena degli anni 70. Arrivati alla manifestazione vidi parcheggiate tra le altre auto e moto d’epoca, anche la Spitfire avvistata poco prima. Iniziai  ad esaminarla da cima a fondo; a prima vista sembrava in condizioni buone e pareva  anche del tutto originale, così come l’iscrizione all’ASI di II° grado sembrava confermare. Unici nei una piccola ammaccatura in corrispondenza dell’attacco destro del paraurti anteriore e due  fessurazioni dello stucco in corrispondenza dell’attaccatura superiore dei due parafanghi posteriori che, per la verità, mi lasciarano un pò perplesso………….

L’interno era sostanzialmente integro, fatta eccezione per alcuni punti del sedile sx strappato leggermente dal telaio del soft-top. Campeggiava negli interni un bel volante Moto-Lita quasi nuovo. Era dotata di autoradio d’epoca  Blaupunkt  Turin M14 (non funzionante), posizionata nella consolle centrale………….. Un’altra radio Sony (funzionante)  era posizionata nel pannello posteriore che scherma il vano bagagli, l’impianto era anche amplificato con i comandi remotizzati  posizionati sotto la leva del cambio.

Notai anche un foro nella plancia dal lato guidatore per alloggiare chissà quale marchingegno. Insomma una configurazione di accessori classica da veicolo coccolato………….mi misi subito in cerca del proprietario chiedendo a destra ed a manca e finalmente lo trovo; era una persona disponibile al quale feci subito alcune domande sulla vettura, dicendogli anche che ne cercavo una simile. BINGO,  proprio quella era in vendita! Gli chiesi di dare un’occhiata al motore, per cui lo aiutai a sollevare il cofano in quanto nelle Spit esso è un unico pezzo comprensivo dei parafanghi; questa cosa , inusuale nelle auto moderne, cominciò a farmi entrare nel magico mondo delle auto d’epoca……. Scorsi subito della ruggine sul basamento delle pompe frizione e freni (un classico per le Spit), essa è dovuta alla tracimazione dell’olio dai relativi serbatoi;  Dalle altre parti non ve ne era traccia apprezzabile……….. almeno ad un esame sommario. Tutto sembrava originale, alla luce della mia esperienza acquisita su Internet, dove avevo già consultato migliaia di foto; Le uniche imperfezioni che notai furono il sostegno del cofano costituito da un cavetto in acciaio e la ventola del radiatore in materiale plastico a 7 pale anziché quella in acciaio stampato a quattro pale di colore giallo. Non so se le ultime serie over FD75000 montassero già queste pale comparse poi sull’ MK4 o forse questa Spit in passato aveva presentato problemi di surriscaldamento del motore per cui si era resa necessaria una maggiore ventilazione del radiatore……non so! (Cavetto in acciaio per il sostegno del cofano. MOLTO PERICOLOSO!!!!!!)(Ventola in acciaio stampato originale per l’MK3) (Ventola montata su Miss Elisabetta, tipica della versione MK4)  Non riuscii a notare null’altro, a parte alcune perdite d’olio dal motore. Chiesi al proprietario di conoscere un pò la storia della macchina, mi rispose che perveniva da un recupero credito a carico di un collezionista deceduto in una gara, comunque mi spara il prezzo:  9.000 €!!! questo perché era dotata anche di hardtop .Chiedo di sedermi nell’abitacolo  (anche per riavermi dal colpo della richiesta economica) e  approfitto per accendere il motore che parte a colpo, tondo nel rumore simile a quello di una Mini minor; fantastica al posizione di guida, mi dava l’impressione di essere seduto in un’ automobilina a pedali, con il cristallo abbastanza basso, il tutto con un’ aria così retrò, davvero affascinante! Iniziano le trattative che sfociano unicamente nel conoscere il cellulare del proprietario che si mostra un pò rigido sul prezzo (e fa bene, perchè la macchina ha un particolare che scoprii in seguito)…….. insomma non se ne fa nulla.

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