Lavaggio del circuito di raffreddamento Motore

(Spitfire MK3)

– Settembre 2012 –

Lavare il circuito di raffreddamento delle nostre Spit può essere una buona idea, specie se abbiamo qualche problema di temperatura alta del motore che puntualmente si presenta in estate. Premesso che le classics cars Inglesi  generalmente tendono a condizioni di surriscaldamento in gravose condizioni di marcia, ma ciò non deve essere necessariamente interpretato come una situazione “patologica” di funzionamento del motore.

Per capirci, nel traffico moderno o nelle lunghe salite in estate o a seguito di prolungati tratti ad alto numero di giri (4500 – 5000 giri/minuto), la lancetta della temperatura motore può avvicinarsi alla zona rossa, senza mai raggiungerla però. La cosa importante è che quando si ritorna in condizioni di marcia normali, la nostra lancetta ritorni nei ranghi ovvero intorno alla metà della scala dello strumento. Se ciò non accade e la lancetta persiste vicino la zona rossa o, peggio, la raggiunge è molto probabile che abbiamo un problema di raffreddamento; in questo caso le prime cose da controllare sono le seguenti:

  • Carburazione magra: controllare la colorazione delle candele;

  • Anticipo errato:  frequenti battiti in testa, fare particolare attenzione a quelli ad alta velocità, le più insidiose;

  • Errata tesatura della cinghia della dinamo/alternatore: incide notevolmente sull’efficienza del sistema di raffreddamento;

  • Errato diametro delle pulegge albero motore/pompa acqua: (è accaduto a Miss Elisabetta) ciò può generare una bassa velocità angolare della pompa e della ventola, con conseguente perdita di efficienza dell’impianto;

  • Tappo radiatore errato o esausto;

  • Valvola termostatica bloccata;

  • Perdita di pressione dell’impianto;

  • Cavitazione del fluido di raffreddamento: generalmente viene generato dall’ossidazione dell’alloggiamento della pompa, è un evento raro, ma possibile. Consultare questo Link:

 http://www.canleyclassics.com/?xhtml=xhtml/infodatabase/overheating.html&xsl=infodatabase.xsl

Si possono verificare poi i casi più impegnativi:

  • Guarnizione della testata bruciata: presenza di emulsione olio/acqua sul tappo olio motore e/o sul tappo del radiatore (quest’utlimo caso è un forte indicatore), odore di gas di scarico nel liquido di raffreddamento quando si svita il tappo radiatore;

  • Nucleo centrale del radiatore intasato: generalmente è causato da depositi che ostruiscono le serpentine nella sezione centrale. In genere sezioni del radiatore con sensibili differenze della temperatura sono indice di cattivo funzionamento del radiatore, che quindi “lavora” con una massa radiante ridotta;

  • Pompa acqua con premistoppa che perde.

Insomma questi sono i casi “patologici” più significativi che si possono presentare, ma non è tutto. Anche il circuito di raffreddamento interno del motore ha bisogno di attenzioni, infatti se si usa semplice acqua “del rubinetto” alla vecchia maniera, anzichè acqua demineralizzata miscelata con liquido antigelo, potrebbe essere una buona idea procedere al lavaggio del circuito di raffreddamento per eliminare depositi calcarei e morchie varie che sicuramente inficiano la perfetta efficienza del circuito.

Chiaramente se il vostro impianto è affetto da patologie funzionali questa operazione non sortirà alcun effetto, essa è solo un’operazione di manutenzione che aiuta a smaltire in maniera più efficiente il calore del motore.

Come fare e cosa usare?

Cosa usare: in commercio ci sono vari prodotti per effettuare il lavaggio del circuito, a voi la scelta. Attenzione però se usati in maniera inappropriata  possono verificarsi trafilamenti e perdite:  http://www.duettoclub.it/forum07/topic.asp?TOPIC_ID=5708 .

Se invece volete usare prodotti naturali classici, questi sono:

  • Bicarbonato di sodio;

  • Aceto bianco;

  • Soda caustica;

Queste tre sostanze agiscono in maniera diversa nel lavaggio del circuito, infatti l’aceto e soprattutto la soda sono più aggressivi chimicamente e quindi più pericolosi per la tenuta del nostro impianto, in quanto potrebbero deteriorare le guarnizioni, specie se impiegati in concentrazioni errate. Inoltre queste due sostanze non esercitano un’ azione meccanica durante il lavaggio rispetto al bicarbonato che, com’ è noto, associa anche una lieve azione abrasiva.

L’aceto ha ottime proprietà sgrassanti ed anticalcare e spesso viene usato in combinazione con il bicarbonato per il lavaggio delle tubazioni idrauliche domestiche, inoltre è un prodotto ecologico.

Il bicarbonato di sodio o, meglio, l’ idrogenotriossocarbonato di sodio, insomma il bicarbonato per uso alimentare è un prodotto che ha trovato applicazione nella deacidificazione dei fumi industriali derivanti da processi di combustione, grazie alla sua alta reattività nei confronti degli inquinanti acidi inorganici, per cui abbastanza indicato per i depositi che intendiamo rimuovere.

C’è da notare che il bicarbonato è anch’esso un prodotto ecologico in quanto in natura oltre che frequentemente disciolto nelle acque superficiali e sotterranee è presente raramente come minerale, generalmente sotto forma di efflorescenze, incrostazioni e masse concrezionate, per cui modesti (!) residui disciolti nell’acqua non producono inquinamento.

Come fare: personalmente ho impiegato soltanto bicarbonato in ragione di 500 g. , ma se proprio volete potete aggiungere anche mezzo litro di aceto bianco (se usate solo aceto un litro).

La procedura che ho adottato è la seguente:

Per prima cosa si scollega l’impianto di riscaldamento dell’abitacolo (due tubi) al fine di controllare lo stato del radiatore del riscaldamento. La 4ª foto mostra lo scollegamento del tubo che porta l’acqua calda alla valvola di comando.

Quindi si apre il riscaldamento e si posiziona un recipiente per la raccolta del liquido che defluirà dal radiatore del riscaldamento. La 3ª foto mostra il tubo da inserire nel raccoglitore.

Si collega un tubo dell’acqua alla valvola del riscaldamento e si fa defluire l’acqua “del rubinetto” che spingerà fuori il liquido refrigerante. Nel caso di Miss Elisabetta il liquido defluito era abbastanza pulito, ma non sempre è così e spesso i residui che si staccano in questa parte dell’impianto vanno a finire nel circuito del motore intasandolo ancora di più, per cui è meglio evitare. Il liquido così raccolto lo conferiremo al nostro meccanico per smaltirlo correttamente.

Per il circuito del motore bisogna prima togliere il tappo del radiatore del motore e poi svitare il plug di scarico del circuito posizionato sul lato destro del basamento del motore, dietro,   sotto i collettori di scarico (foto 2ª). Ovviamente avremo posizionato preventivamente un recipiente per la raccolta del liquido refrigerante, sia per analizzare lo stato del circuito sia per poterlo smaltire.

Anche in questo caso il liquido di Miss Elisabetta era abbastanza pulito per cui non mi è rimasto che risciacquare il circuito con comune acqua così come mostra il video seguente. Questa operazione va eseguita a motore freddo per evitare shock termici:

Risciacquato il circuito si riposiziona il Plug di scarico e si ricollegano i tubi dell’impianto di riscaldamento, quindi si inserisce il bicarbonato nel radiatore aggiungendovi la normale acqua “del rubinetto”:

Riempito il circuito di acqua si chiude il radiatore con il tappo e si fa girare il motore per un po con il riscaldamento aperto per far defluire anche in questa parte il bicarbonato, dopo di che si può andare per strada e percorrere un centinaio di chilometri.

Ritornati alla base con la stessa procedura precedentemente illustrata si scarica nuovamente l’impianto. Raccogliamo sempre la prima acqua che si scarica dall’impianto sia per analizzare gli esiti del lavaggio effettuato sia per smaltirla correttamente. Successivamente si risciacquerà abbondantemente con acqua per poter preparare il circuito a ricevere il liquido refrigerante con antigelo.

Ritornate per strada tenendo d’occhio frequentemente la lancetta della temperatura motore, dopo qualche decina di chilometri una volta che siamo sicuri che il motore abbia raggiunto la temperatura d’esercizio rabboccheremo il liquido refrigerante nel vaso d’espansione, se necessario e sempre a motore freddo.

Conclusioni:

Se non avete mai lavato il vostro circuito di raffreddamento è opportuno effettuare questa operazione, specie se non avete l’accortezza di usare liquido antigelo (pronto all’uso o antigelo concentrato miscelato con acqua demineralizzata). Successivamente a questa operazione se si usa correntemente l’antigelo sostituito secondo le indicazioni del produttore, questa operazione non dovrebbe  rendersi più necessaria.

Questa manutenzione in definitiva serve unicamente a mantenere efficiente l’impianto di raffreddamento e quindi a smaltire più efficientemente il calore generato.